martedì 5 giugno 2007

Triplo tolup

Mi chiedevo: cosa succederebbe se facessi tradurre ad Arthur l'incipit di una nota (a fagiol citata) storia di un ciocco che diventa bimbo?
Si armerebbe si santa pazienza e, leggendo l'italiano, la porterebbe per manina verso la sua anglosassone lingua madre.
Se però chiedessi -poi- ad Arthur di tradurre nuovamente in italiano il suo risultato , Mr "ARput you tongue between your teethUR" mi guarderebbe di certo con aria posh, sbottando in un very polite: "are you out of your mind?".
Oppure, per non sembrare scortese, mi consegnerebbe come risultato di cotanto idiota lavoro -pensandomi silenziosamente e giustamente demente- il mio testo iniziale.

Il nostro amico GoogleLanguageTool, invece, ottempera. Ottempera e non commenta.
Ottempera. Macina e spreme i suoi schiavi O e 1 per far loro esaudire ogni mio desiderio linguistico, ed ecco.

E UNO...

C'era una volta un pezzo di legno.
Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.
Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega di un vecchio falegname, il quale aveva nome mastr'Antonio, se non che tutti lo chiamavano maestro Ciliegia, per via della punta del suo naso, che era sempre lustra e paonazza, come una ciliegia matura.

E DUE...

There was once a wood piece.
It was not a wood of lusso, but a simple piece from stack, of that of winter they are put in the stufe and the fireplaces in order to ignite the fire and in order to heat the rooms.
I do not know as it went, but the fact it is that a beautiful day this piece of wood capitò in the bottega of an old carpenter, which had name mastr'Antonio, if not that all called it master Ciliegia, for via of the tip of its nose, that he was always lustra and paonazza, like one mature cherry.

E TRE...

Ci era una volta una parte di legno.
Era un legno non del lusso, ma una parte semplice dalla pila, di quello dell'inverno sono messi nello stufe e nei camini per bruciare il fuoco e per riscaldare le stanze.
Non so come è andato, ma il fatto che è che un giorno bello questa parte di capitò di legno nel bottega di un carpentiere anziano, che ha avuto mastr'Antonio nome, se non che tutti gli hanno denominato Ciliegia matrice, per via della punta del relativo naso, che era sempre lustra e paonazza, come una ciliegia matura.


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