mercoledì 24 ottobre 2007

No comment

mercoledì 17 ottobre 2007

La mezcla perfecta

Uomini di ieri

Andrea Pozzo e Antonio Vivaldi

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Macchine e uomini di oggi

Insieme
Un risultato mozzafiato.
Elevante. In ogni senso.
Tecnologia impastata al genio umano.

Questo è solo uno screenshot.
La magia, la trovate qui

Dopo l'intro, cliccate su "click here to visit 9.9 Gpixel web page"
Vi consiglio di girare l'immagine (in basso a dx) così da avere la stessa prospettiva dell'ingresso in chiesa.
Per chi vorrà cercarlo, poi, vi segnalo un disperso palloncino ad elio ...

lunedì 15 ottobre 2007

Uomini, macchine e...conseguenze

Esistiamo solo se qualcuno ci cerca?
Umberto Galimberti:

I nuovi mezzi di comunicazione che velocizzano il tempo e riducono lo spazio forse non provocano nuove patologie, ma certamente amplificano quelle che uno già possiede, le evidenziano, le rendono pubbliche, le mostrano a tutti. Se fossimo buoni osservatori di noi stessi, forse, per conoscerci, potremmo risparmiarci le sedute psicanalitiche e prestare attenzione all'uso che facciamo di Internet, della posta elettronica, del telefonino, che sono grandi rivelatori del rapporto che abbiamo con la realtà e con gli altri.
L'intolleranza della distanza.
Da un punto di vista psicologico i nuovi mezzi di comunicazione sono dei regolatori e dei moderatori della separazione, determinata non solo dalla lontananza fisica, ma soprattutto da quella più intollerabile di natura sentimentale che nasce dai vissuti di mancanza e di perdita del contatto con l'altro. È un sentimento questo che abbiamo provato più volte da bambini quando la mamma si assentava.
La possibilità che il telefonino o la posta elettronica ci offrono di superare questa distanza e sopperire a questa assenza, dice quanto le sindromi infantili sono presenti e attive in noi, e quanto, incapaci di superarle, le tamponiamo con il mezzo tecnico.
Ma chi è un uomo che non sa tollerare la distanza e l'assenza, che non sa stare solo con sé, che traduce subito la solitudine in un vissuto d'abbandono, quando non addirittura in una perdita di identità? "Pur avendo il telefonino e Internet sempre accesi non mi chiama e non mi scrive nessuno, quindi sono nessuno".
I sentimenti non hanno mediazioni razionali, il loro modo di procedere è da corto circuito. Le conclusioni arrivano presto. E allora mettiamoci noi a telefonare, a chattare, a scrivere mail, non perché abbiamo davvero qualcosa da dire, ma per soddisfare un bisogno di sicurezza incrinato, da ricostruire con contatti continui, per non dire compulsivi.
Non tolleriamo la distanza, non sopportiamo l'assenza, viviamo come dono degli altri, come loro concessione, in uno stato di dipendenza parziale o totale, che la dice lunga sul nostro stato infantile e sulla nostra mancanza di autonomia.
[...]


Renzo Arbore (rivisto):
Meditiamo, gente. Meditiamo

domenica 14 ottobre 2007

Donne e macchine

Ma è possibile che non si riesca a fare un passo avanti oltre i luoghi comuni?
Se mio marito comprasse questa macchina, chiederei il divorzio.
Poi la comprerei io.
Solo per ballarci dentro la musichina di supercar mentre la sfido a parcheggiare negli spazi più improbabili.

Tra parentesi, quel parcheggio lo saprebbe fare anche la mia anziana nonnina che mai prese la patente.
Che caduta di stile, macchinadelpopolo!
Se fossi un uomo -moderno- mi sentirei offeso da tanta superficialità.
Visto che sono una donna -moderna- rilancio con ironia e mi domando se la colpa non sia anche un po' nostra...



Un po', non di più.

Italian penning

Parlando di estro e cibo, come non regalarvi questa foto?


Solo noi...
E parlando di traduzioni...a chi diavolo può essere venuto in mente una messaggio simile?

In prosa: in caso di nebbia...incrociamo le dita sperando non ci siano stranieri nei paraggi...
Umani italiani.
Siamo davvero unici.

Sinistro estro austriaco

Giorni estivi in una ridente montagnosa località austriaca.
Assieme alla linguista, interprete, traduttrice e suonata-adorata amica Rufio, andiamo a cena in un locale di locale fama.
Da brave italiane arriviamo alle 20.50.
Ci concedono di cenare facendo in fretta, visto che alle 9 la cucina chiude e, con lei, anche la loro tolleranza dei clienti in sala. Paese che vai...
Scenetta banale: giunge sorridente cameriera agghindata come solo i locali potrebbero. Adoro gli usi e costumi "altri" e la giovane è pura performance scenica.
Porge i menù.
Chi avrebbe mai pensato di rischiare episodi asmatici per le risate?
Eccomi a proporvi alcune voci-puro-delirio che fanno pensare a intenzionale azione per attirare clienti. Nel caso, sarebbe l'operazione di marketing più geniale mai pensata.
Ecco alcune voci dalla pagina delle specialità e la presentazione dei dolci:

FATTE I CLASSICI DELLA TRATTORIA – PROVATO DA LUNGO, E SEMPRE D’ATTUALITÀ IMMENSA.

Gli aletti di pollo

Ali piccantissime
Sei ali veramente e davvero molto piccantini (quasi corrosivo)

Ali dolci-acide
Questa versione orientale estremo di nostre aletto –un pó piccante ma in compenso anche un pó dolce

Ali impanate
Le ali classiche che svolazzano sotto il cielo

FATTE I DOLCI – VALGONO UN PECCATO – CI CREDA!



Enjoy!